Marsica – Sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, costringeva la figlia ad essere presente in casa mentre si incontrava con gli uomini che frequentava, la picchiava e la puniva anche ricorrendo a bruciature sulle gambe. Si sono chiuse le indagini preliminari, atto che prelude alla richiesta di rinvio a giudizio, per una 41enne accusata di maltrattamenti contro familiari.
Secondo la Procura, la 12enne è stata sottoposta a continue vessazioni fisiche e morali fino a quando, nel novembre 2023, è stata allontanata dalla madre ed ospitata in una struttura. Aveva confidato il suo disagio alla ex maestra, anche attraverso messaggi telefonici. Aveva, inoltre, contattato l’assistente sociale che già la seguiva chiedendo di potere essere collocata presso una zia.
Tali confidenze, per l’accusa, risultano di particolare gravità: la madre, sotto l’effetto di stupefacenti, che inveisce e picchia la figlia e la punisce anche ricorrendo a bruciature sulle gambe. La 41enne è assistita dagli avvocati Luca e Pasquale Motta.