«La ASL, prima mi sposta l’appuntamento dall’11 al 15 maggio e poi mi rimprovera per non essermi presentato l’11. Roba da matti!»
Avezzano – Mario Casale, referente di Articolo Uno ad Avezzano, in una nota inviata alla nostra redazione, scrive che i mirabolanti annunci contenuti nei buoni propositi della politica si scontrano con la contingenza di una realtà che racconta tutt’altro. «Governo e Regione annunciano costantemente i miglioramenti delle vaccinazioni, con l’obiettivo reale di riaprire al più presto le attività, ma il centro di vaccinazione di Avezzano è sprovvisto di dosi e in particolare oggi è di fatto improduttivo.» Il riferimento è alla giornata di ieri.
La nota di Casale continua con un tono a metà fra l’ironico e l’amaro. «La ASL1 naturalmente tace, non essendo suo compito assumersi le responsabilità per questo risultato catastrofico. Ovviamente ognuno rimane al proprio posto perché l’azienda di sanità pubblica i propri fallimenti li collettivizza.»
Casale ne ha per tutti. «Trovo particolarmente sgradevole il silenzio di partiti, associazioni, movimenti che ancora non si mobilitano per raggiungere l’obiettivo primario che è la vaccinazione, anziché distrarre l’opinione pubblica con le riaperture o il coprifuoco. Nel frattempo, però, destra e governo, sono impegnati a reprimere l’accoglienza di disperati. Veramente inguardabile questa politica.»
Ovviamente abbiamo provato a sentire anche la ASL1, nella figura del dottor Domenico Pompei, Responsabile dell’Unità Operativa Complessa del Servizio Prevenzione Sicurezza Ambienti di Lavoro, che ha confermato alla nostra redazione un rallentamento dovuto allo scarso numero di vaccini nella disponibilità della ASL, ragione per cui, un certo numero di appuntamenti è slittato.
Il dirigente ha comunque sottolineato che già da oggi, le operazioni sarebbero riprese a pieno regime. Intanto segnaliamo che nell’ambito dei rinvii degli appuntamenti, c’è stato anche chi ci ha raccontato che avrebbe dovuto vaccinarsi l’11 maggio, ma avendo ricevuto comunicazione che il proprio turno sarebbe slittato al 15, è dovuto restare in attesa.
La stessa persona, nel richiamare ieri, per chiedere se fosse stato possibile anticipare di un giorno a causa dei suoi impegni lavorativi, si è sentita rimproverare per non essersi presentata l’11. «La ASL, prima mi sposta l’appuntamento dall’11 al 15 maggio e poi mi rimprovera per non essermi presentato l’11. Roba da matti!»
Probabilmente presso il Contact Center della ASL, “la mano destra non sa ciò che fa la sinistra”. In queste condizioni, riformulare gli appuntamenti, coerentemente con le prenotazioni acquisite in precedenza è del tutto aleatorio, soprattutto se la gestione delle liste assume un profilo di discrezionalità che non pare collimare molto con la tanto decantata amministrazione trasparente, richiamata sul portale web della stessa ASL.