Bisegna – Il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, grazie ad finanziamento del MASE per il recupero e la valorizzazione dei muri a secco, ha realizzato una serie di interventi finalizzati al ripristino e al recupero di queste strutture. Nel post di oggi vi racconteremo i lavori svolti nel Comune di Bisegna!
L’intervento pone finalmente rimedio al prolungato stato di abbandono in cui versava la via antica rappresentata dal braccio più settentrionale del Tratturo Regio Pescasseroli-Candela (il toponimo che si rileva sulle carte topografiche è “tratturello”): il percorso collega le pagliare di Bisegna con la valle del Giovenco e con la valle del Sangro.
L’itinerario da lungo tempo non era più percorribile a causa di una fitta vegetazione arbustiva e dai numerosi crolli dei muri di contenimento in pietra a secco.
L’impostazione di progetto, prima, e l’attività di cantiere, dopo, si sono caratterizzate come azione di liberazione e di ri-composizione delle strutture murarie in pietra preesistenti. Il percorso, oggi, consente di attraversare e di fruire di un paesaggio agrario di montagna oggi sì in abbandono, ma ancora caratterizzato:
- dalle “Pagliare” di Bisegna: costruzioni in pietra realizzate a seguito dei decreti napoleonici che imponevano di dislocare le stalle e gli animali domestici ad una distanza opportuna dai centri abitati;
- dalle “are vecchie” (aie) che si usavano per la trebbiatura dei covoni di grano e per la battitura delle piante dei legumi e per la separazione della pula;
- da imponenti strutture murarie in pietra a secco composte da blocchi lapidei di notevoli dimensioni.
Fonte: Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise