Avezzano. “Ho presentato un’interrogazione al sindaco di Avezzano concernente la variazione di Bilancio recentemente approdata in Consiglio (4 novembre)”. A parlare è Alessandro Barbonetti, consigliere comunale, il quale spiega: “I documenti contabili devono rispondere, per legge, ai fondamentali requisiti di ‘attendibilità e veridicità’ e sul rispetto di tali requisiti da parte dell’amministrazione Di Pangrazio è lecito nutrire più di qualche dubbio”.
“Il documento di Variazione di bilancio proposto dal sindaco di Avezzano presenta notevoli criticità e discrasie logiche”, va avanti il consigliere, “mentre da un sindaco che ama definirsi un ‘supertecnico’ sarebbe stato lecito attendersi una maggiore trasparenza e linearità di gestione ed una maggiore certezza nelle previsioni e nei programmi di entrata e conseguentemente di spesa. Le stranezze riguardano le enormi differenze tra l’Assestamento di bilancio (votato dal Consiglio il 22 luglio di quest’anno) e la variazione di bilancio (adottata il 4 novembre). Ebbene, dopo appena tre mesi, è cambiato tutto ed i consiglieri comunali sono stati ancora una volta chiamati a votare documenti contabili che, sotto questa amministrazione schizofrenica, hanno dimostrato di avere vita breve e dubbia veridicità, in considerazione dei repentini ed incomprensibili cambiamenti che interessano importanti poste della gestione, a partire dalla certezza delle Entrate”. “La differenza tra l’assestamento votato in luglio 2016 e la Variazione votata il 4 novembre 2016 è talmente ampia, da ingenerare il sospetto che uno dei due documenti sia ingannevole e inattendibile”, incalza Barbonetti, “nello specifico della variazione di bilancio, ho interrogato il sindaco su una serie di ‘incredibili errori di valutazione’ riguardanti poste importantissime, come quelle relative alle entrate per Alienazioni e per la Bucalossi (entrambe azzerate). Come è possibile ‘sbagliare’ le poste di bilancio, sul lato delle entrate, di quasi 3 milioni di euro?”.
“Il sospetto, sul quale chiedo chiarimenti, è che si sia voluto da parte politica esercitare indebite pressioni per dissimulare la reale situazione economico-finanziaria del Comune alterando più o meno volutamente talune poste di entrata. Questo allo scopo di evitare la riduzione delle spese clientelari e folli dell’amministrazione e di sostenere un fittizio piano di opere pubbliche in realtà insostenibile e di evitare un ulteriore incremento della tassazione locale”, aggiunge, “da questa scandalosa variazione i cittadini possono trarre molte altre informazioni, ma nascoste, nel senso che è ormai chiarissimo, dai numeri esposti, che questa amministrazione non farà moltissime delle opere promesse entro la fine del mandato (dal restyling di Piazza Risorgimento alla Fontana monumentale; dalle Scuole sicure al Nuovo Municipio; dall’apertura dell’Interporto alla Smart city)”.
“Il nostro sospetto è che il Comune di Avezzano sia ad un passo dal crack finanziario e l’unica soluzione possibile, nella situazione drammatica che si è venuta a creare, era quella di abbattere sostanzialmente le spese, e soprattutto le spese inutili per dirigenti inutili, staff e manifestazioni e le spese di investimento che dai cespiti sopra descritti (alienazioni, Bucalossi, ecc.) dovevano essere finanziate”, conclude Barbonetti, “un Sindaco responsabile avrebbe fatto questo, ma Gianni Di Pangrazio non lo ha fatto. Ai cittadini il giudizio nella cabina elettorale. Per ora restiamo in attesa di risposta ai quesiti posti, ed interesseremo successivamente la Magistratura. In linea generale, osservo che comporre un bilancio pubblico sapendo di mentire, farlo votare al Consiglio ignaro sapendo di far votare un falso, comporta un reato odioso e penalmente perseguibile che molte procure hanno in passato individuato come ‘falso ideologico’ oppure ‘falsità in concorso aggravata’ ed è per questo che, dopo la risposta del sindaco, chiederemo alla Procura della Repubblica ed alla Corte dei Conti di appurare la verità. Sarà chiesto un controllo da parte della Corte dei Conti e sarà chiesta una ispezione da parte della Ragioneria Generale dello Stato al fine di una valutazione dello stato della contabilità del Comune di Avezzano. Troppe le zone d’ombra che devono essere chiarite”.