Avezzano – Il 1° febbraio 2020, presso il Castello Orsini – Colonna di Avezzano, il Comitato MO.VE.TE. presentò alla presenza di rappresentanti politici il progetto di velocizzazione della tratta ferroviaria Roma – Pescara, prevedendo anche il coinvolgimento di L’Aquila.
Il piano di pre-fattibilità del Comitato MO.VE.TE. avrebbe meno impatto ambientale ed accorcerebbe le distanze tra il Mar Tirreno ed il Mar Adriatico.
Di seguito la nota stampa dell’Avv. Aurelio Cambise, Ing. Giovanni Ceglie e il Sig. Giovanni Domenico Mancini: “Secondo lo studio del Comitato, basterebbero 90 minuti per andare da Roma a Pescara con 5 fermate intermedie ( Tivoli – Carsoli – Avezzano – Sulmona – Chieti). Nel dettaglio, i tempi di percorrenza, Roma – Avezzano consisterebbero in 50 minuti; Roma – Sulmona in 70 minuti; Avezzano – Sulmona in 20 minuti; Sulmona – Chieti – Pescara in 20 minuti. Sempre secondo lo studio del Comitato MO.VE.TE., Sulmona avrebbe anche il ruolo di snodo verso L’Aquila (Roma – Sulmona – L’Aquila in 100 minuti). Dal 15 dicembre 2024, in concomitanza con l’avvio del nuovo orario invernale di Trenitalia, entrerà in funzione la nuova bretella ferroviaria che unirà la linea Pescara – Roma alla Sulmona – L’Aquila.
E’ bene ricordare l’importanza dell’ ammodernamento del collegamento ferroviario Pescara – Roma da inserire all’interno del Corridoio trasversale intermodale Tirreno – Adriatico (Barcellona – Civitavecchia – Pescara – Ortona – Vasto – Ploce). Tale tratta è una emergenza nazionale ed europea. Il futuro dell’Abruzzo, ed in modo particolare delle aree interne, riparte dalla velocizzazione di questa bellissima strada ferrata trasversale. Il sogno di Avezzano, nel suo ruolo di città territorio, è diventare periferia di Roma e di Pescara. Il doppio binario, quasi ultimato Guidonia – Montecelio – Sant’Angelo – Bagni di Tivoli – Lunghezza e quello da realizzare Marcellina – Palombara – Tivoli – Tagliacozzo – Avezzano – Sulmona – Pescara potranno farci sperare nella risoluzione del problema. Intanto sarebbe opportuno che la TUA e la Regione Abruzzo rimodulino l’orario di partenza dell’attuale treno no-stop (Regionale TUA 23935) da Pescara per Roma Tiburtina dalle ore 10:20 alle ore 5:00 con arrivo previsto a Roma Tiburtina alle ore 8:15, per incentivare gli utenti ad utilizzarlo. Inoltre, la TUA e la Regione Abruzzo potrebbero istituire un treno veloce da Pescara per Avezzano dopo le ore 17:14 con due fermate intermedie Chieti e Sulmona, dal momento che dopo tale ora non è possibile raggiungere la Marsica, perché ben quatto treni terminano la corsa a Sulmona ed un treno veloce la mattina da Avezzano per Pescara dopo le ore 09:00 con due fermate intermedie Sulmona e Chieti.
Se i Comuni di Manoppello, di San Giovanni Teatino e di Chieti ritengono che ci siano difficoltà insormontabili nella realizzazione del nuovo tracciato sarebbe opportuno invertire il progetto facendo partire prima i lavori da Sulmona verso Avezzano – Tagliacozzo – Tivoli – Marcellina – Palombara, realizzando anche una lunga galleria tra Bugnara e Celano secondo un vecchio studio ipotizzato del 2008. Sembra che la proposta lanciata in Commissione Vigilanza dai consiglieri regionali di opposizione Antonio Di Marco e Sandro Mariani di far partire i lavori prima dalla Marsica verso Roma sia stata accolta con grande attenzione da RFI. La linea ferroviaria invece andrebbe tutta adeguata sia per le persone sia per le merci, altrimenti avremo una ferrovia a due velocità: Pescara – Valle Peligna – Marsica lenta e Marsica – Roma veloce. I tempi della globalizzazione sono velocissimi e non si può ignorare l’estrema lentezza della linea ferroviaria in questione. Insomma la transizione ecologica passa per la cura del ferro: si stima un abbattimento di 2,3 milioni di tonnellate annue di emissioni di CO2. Tutte le forze politiche, soprattutto durante le campagne elettorali, parlano dell’importanza delle infrastrutture, però poi si cerca di bloccare l’avvio dei lavori di adeguamento di detta tratta ferroviaria. A chi giova? Non certamente al Paese, che non è più in linea con le esigenze del trasporto attuale”.