Avezzano – Ieri al Don Orione è stata una giornata speciale: Vincenzo, con i suoi 101 anni, ha regalato a tutti un momento di riflessione e di festa, celebrando più di un secolo di vita con il suo sorriso delicato e rasserenante. A raccontare la giornata sono le parole dell’Istituto, che con affetto descrive il clima di gioia e condivisione vissuto.
“Guardando Vincenzo si respira pace, ci si rasserena. Il suo sorriso intenerisce, e la sua presenza così delicata e poco invadente diventa musa di dolci pensieri. I suoi occhi si velano di lacrime al ricordo dei passi impauriti e disperati della guerra, un tempo che sembrava infinito, e si riempiono di commozione parlando della sua nipote, il suo orgoglio e sigillo d’amore, la sua preziosa futura dottoressa. Le sue mani, che hanno stretto tanta vita, sembrano raccontare storie di gioie e dolori, come un drappo di raso che scivola via, lasciando tracce di emozioni indelebili.”
Vincenzo viene descritto come “un libro di storia vivente, fatto di occhi che hanno vagabondato in un tempo quasi infinito, di palpiti e sussulti pieni di ricordi e pagine ancora da raccontare. Fra un anno saremo ancora qui a brindare ai suoi 102 anni.”
La giornata è stata arricchita dalla celebrazione di altre giovani vite che si intrecciano con quelle più lunghe e ricche di esperienze. L’Istituto racconta anche il compleanno di Vanessa, volontaria del servizio civile, che ha festeggiato insieme a Vincenzo, sottolineando il legame generazionale che si è creato: “Il libro e la premessa, una forma d’amore generazionale che dovrebbe rispecchiare l’intera società.”
Non è mancato il ringraziamento alla famiglia di Vincenzo e, in particolare, a Tony, “per ogni gesto d’amore verso papà e, soprattutto, verso i nostri nonni. La tua disponibilità e il tuo sorriso sono regali che fanno bene al cuore.”