Avezzano – La fiducia significa fede, è abbandonarsi verso qualcosa, meglio a qualcuno. Fiducia in sé stessi in Dio e negli altri. È urgente una vaccinazione con infinite dosi sulla fiducia. In questo tempo pandemico viviamo in un clima di morte e di paura, c’è un detto orientale: la paura bussò alla porta, rispose la fiducia e la paura scomparì.
Non c’è solo un nemico invisibile da combattere, ma anche quello visibile, la diffidenza che vediamo verso l’altro come un nemico. L’umanità è ferita, c’è una ricorrente psicosi definita della capanna, ognuno è chiuso nel suo recinto ed ha creato muri di egoismo ed indifferenza. Rompiamo questi muri e creiamo ponti di speranza e di fiducia. È fondamentale che le persone trovino un modo per stare insieme, l’uomo non è un’isola e non è neanche un arcipelago, siamo fratelli tutti e di tutti.
Abbiamo perso l’orizzonte e la capacità di sognare un futuro migliore, un mezzo che ci può salvare è la creatività. Pensiamo ai santi, agli artisti, ai grandi nomi della storia che hanno creduto con coraggio ad un sogno. Come nelle favole dove si narrano non solo cose belle ma anche cose brutte, ma che hanno una pedagogia incredibile. Un messaggio di Papa Francesco: da questa crisi o si esce migliori o peggiori sta a ciascuno di noi la scelta. Chi non si fida si ammala o a livello psicologico o spirituale, l’uomo si ammala quando si chiude in sé stesso e nel mutismo, il raccontare davanti agli occhi e alle orecchie dell’altro diventa medicina.
È solo un’illusione che l’uomo si salvi da solo, e non chieda aiuto all’altro, questa si chiama megalomania, l’essere padroni del mondo, la tentazione che l’uomo basti solo a sé stesso, il mondo è interconnesso è una legge della natura. Mi viene in mente un passaggio della canzone di Marco Mengoni: “Credo negli esseri umani”. Dio crede in noi, non sì stanca mai nonostante i nostri limiti, si fida in toto.
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